Sociologia: aspetti della società moderna

 Il ruolo della donna

Con la trasformazione delle relazioni famigliari nel corso del processo d'industrializzazione, si era fatta l'idea che la donna dovesse rivestire solamente un ruolo marginale nei processi produttivi e che fosse giusto attribuire al suo lavoro un minore riconoscimento economico. 

Gli economisti elaborarono la teoria del doppio salario, secondo la quale gli uomini dovevano essere retribuiti anche per mantenere la famiglia, mentre le donne, potendo contribuire sull'appoggio economico del marito, dovevano essere retribuite solamente per la loro sopravvivenza personale. 

Nelle società industrializzate si diffonde l'ideale della donna casalinga e al contempo la donna lavoratrice diviene un soggetto anomalo, un problema da risolvere, perchè la condizione di femminilità (debolezza) e lavoro industriale (fatica) non erano conciliabili. 

Nella prima metà del Novecento aumenta la presenza femminile nelle fabbriche e compaiono figure professionali prettamente femminili. 
L'aumento della presenza femminile è reso possibile dalla progressiva sostituzione della forza fisica con le macchine.
La loro presenza iniziò a comparire anche nei lavori impiegatizi, dove però non potevano fare carriera perchè i ruoli dirigenziali erano quasi sempre occupati da uomini. Nascono però anche nuove figure professionali prettamente femminili, come l'infermiera, l'insegnante e l'assistente sociale, perché danno l'idea che le donne abbiano più affinità con le occupazioni assistenziali ed educative. 


Dopo la seconda guerra mondiale aumenta il tasso di attività delle donne, ma la maternità continua ad essere un ostacolo notevole nel lavoro extradomestico. La differenza tra salari maschili e femminili continua ad esistere, e non fa altro che riprodurre e potenziare le differenze sul mercato del lavoro. 



La secolarizzazione 

Dalla comparsa dell'essere umano, il sacro è stato una dimensione centrale nell'esistenza e dalla razionalizzazione è nata l'immagine positiva di Dio come provvidenza e misericordia, ossia l'immagine di un essere che, pur essendo superiore al creato, ne prende cura. 

Anche il sacro, come ogni altra esperienza umana significativa, per continuare ad esistere nel tempo si istituzionalizza, cioè strutturandosi stabilmente e assumendo modelli di comportamento cui i soggetti si uniformano. 

Tra gli elementi del sacro istituzionalizzato vi sono la fede e la dottrina. La fede è un'adesione affettiva e intellettuale a un essere soprannaturale.

La dottrina è la declinazione più o meno sistematica della fede stessa, in cui prende forma una descrizione più o meno dettagliata della divinità, ma anche una visione del mondo e delle azioni richieste all'essere umano per conformarsi alla divinità. 

Un terzo elemento è il rito, ovvero il complesso di norme che regolano lo svolgimento dell'azione sacrale. Quando il sacro si istituzionalizza produce delle organizzazioni sociali dedite alla gestione della religione e del rito, che tutte insieme formano la Chiesa. 




Una caratteristica della società moderna è che la religione è meno capace di influire sulla vita sociale. La società moderna vive così un processo di secolarizzazione, ovvero una graduale espulsione del sacro dalle altre sfere della vita. 

La secolarizzazione è un fenomeno che avviene su due livelli: il primo è un processo che riguarda le istituzioni sociali e la collettività, il secondo invece riguarda le scelte e le azioni individuali dei singoli attori sociali.

Dal punto di vista personale essa è intesa come un affievolimento della religiosità delle persone. 

Nella società individualizzata, l'alternativa e tra il credere in qualcosa e il credere in qualcos'altro: abbiamo la possibilità di scegliere in che cosa credere. Secondo Taylor, l'individuo si orienta tra opzioni diverse, si adatta quella che gli sembra la più conforme alla propria personalità. 

In un ambiente secolarizzato convivono più forme di sacro e i messaggi che esse ci inviano, non pretendono più di indicare la verità, ma si dichiarano portatori di una verità tra le altre. 




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